Alessia Glaviano
Brand Visual Director di Vogue Italia e Direttore del Photo Vogue Festival
Alessia Glaviano è Brand Visual Director di Vogue Italia e Direttore del Photo Vogue Festival. Oltre a curare una serie di interviste ai Maestri della fotografia per il sito di Vogue Italia, che hanno acquisito enorme popolarità tra la community di appassionati di fotografia e che vengono trasmesse anche sul canale italiano Sky Arte, Glaviano è anche responsabile di Photo Vogue, un piattaforma innovativa su cui gli utenti possono condividere le proprie fotografie sapendo di poter contare sulla supervisione curatoriale di photo editor professionisti. Sotto la direzione di Glaviano, Photo Vogue ha raggiunto oltre 180.000 utenti/fotografi provenienti da tutto il mondo e ha avviato una collaborazione con la prestigiosa agenzia internazionale Art & Commerce, che rappresenta alcuni dei nomi più stimati della fotografia di moda, tra cui Steven Meisel, Sølve Sundsbø , Paolo Roversi e Patrick Demarchelier. In Condé Nast, Alessia è responsabile della direzione artistica di eventi e mostre per Vogue Italia e L'Uomo Vogue. Nel 2016 Glaviano ha diretto la prima edizione di The Photo Vogue Festival L'evento ha segnato il primo festival di fotografia di moda consapevole dedicato al terreno condiviso tra Etica ed Estetica, legato a un'autorevole pubblicazione di moda, coinvolgendo l'intera città di Milano con talk, mostre e fotografia -iniziative connesse. Le 4 edizioni 2016, 2017, 2018 e 2019 hanno riscontrato un successo di critica e di pubblico. Oltre all'attività editoriale, Alessia tiene regolarmente lezioni e conferenze. Alcuni degli istituti e delle università in cui è stata invitata come docente ospite includono: IED, Università Bocconi e Politecnico di Milano.
Glaviano è stato invitato a partecipare come membro della giuria a numerosi concorsi fotografici di fama internazionale tra cui il World Press Photo e il Festival International de Mode et de Photographie à Hyères; e ha partecipato a diverse sessioni di portfolio review, tra cui il “New York Times Portfolio Reviews”.